La minoranza: “Ci vuole un nuovo bando. Questo è un pasticcio “
L’assessore Lopez: “Avviato un tavolo tecnico per il riesame”
Il tema del bando di erogazione del contributo una tantum alle aziende, e di presunte irregolarità ad esso connesse, è stato dibattuto nel Consiglio comunale avvenuto ieri in modalità streaming. Dopo la resa pubblica dell’interrogazione, che ha anticipato di qualche giorno la massima assise cittadina, i firmatari hanno dibattuto l’interpellanza. Questa riguardava non solo numerosi punti oscuri della costituzione del bando, ma anche condizioni in un primo momento non ritenute obbligatorie e poi considerate come tali. Un esempio il pagamento della Tari 2019 per il quale non era sicuro se si trattasse di dover essere in regola per il solo anno in oggetto oppure per il periodo fino al 2019. Altra questione sollevata dai consiglieri di minoranza l’iscrizione alla Camera di commercio. Era necessaria? Doveva essere locale? Potevano essere ammesse al fondo attività chiuse? Come dovevano le aziende dimostrare la sospensione dell’attività? Tutti questi dubbi avrebbero, secondo i consiglieri, reso oscura e farraginosa la partecipazione al bando, escludendo magari attività che, ritenendo obbligatori alcuni requisiti, non hanno fatto domanda. Inoltre i firmatari hanno anche evidenziato alcune irregolarità su aziende ammesse al bando. Alcune senza visura camerale o iscritte ad una camera di commercio non locale, altre non rientranti per codici Ateco.
Il suggerimento è quello di creare un nuovo bando e, magari, chiedere scusa alle aziende escluse.
A rispondere all’interrogazione l’assessore alle Attività produttive Lopez che ha dichiarato di aver convocato un tavolo tecnico per rivedere e riesaminare i ricorsi. Vi parteciperanno anche le associazioni di categoria, come la responsabile di Confcommercio Modugno Roberta Chionno. L’assessore ha poi dichiarato che gli uffici di settore sono stati sempre a disposizione delle aziende, in caso di dubbi o chiarimenti, e che la procedura è stata farraginosa perché si trattava di una distribuzione di un disavanzo di 119mila euro e che la volontà era di garantire un contributo dignitoso a più aziende possibili. L’obiettivo è comunque quello di creare un nuovo bando e mettere in atto strategie, anche non di sostentamento, volte alla promozione delle aziende locali a fine di puntare ad un recupero di quanto perso nell’ultimo anno.