IMPIANTO DI OSSICOMBUSTIONE NEWO. UN APPROFONDIMENTO

IMPIANTO DI OSSICOMBUSTIONE NEWO. UN APPROFONDIMENTO

Cenni storici e situazione attuale dell’impianto che potrebbe sorgere ai confini tra Bari e Modugno

La vicenda della Newo, fra gli altri ricordi, riporta alla memoria la città di San Severo. La città di oltre 50 mila abitanti, situata in prossimità del Gargano, che nel 2014 diventa l’ombelico del mondo politico pugliese.

Il 23 giugno di quell’anno, il sindaco Francesco Miglio nomina il magistrato Michele Emiliano, sindaco uscente di Bari, assessore alla trasparenza e legalità della città dauna.

Sempre nel 2014, il 5 novembre, il dott. Vincenzo Chirò, assume la carica di Presidente del CDA della NEWO, come dichiarato nel suo Curriculum del 4 aprile 2016 dallo stesso autografato.

Newo SPA costituita lo stesso giorno a Bari presso il notaio Francesco Paolo Petrera. Capitale di 5 milioni di euro suddiviso in azioni di 1 euro cad. il 99% di proprietà della Felice Chirò Industria Marmi srl di San Severo e l’1% di AFK SrL.

Tutto questo, però, a partire dal fatidico 2014. Molte cose sono successe da allora.

Solo tre anni dopo, i modugnesi sentono parlare per la prima volta della NEWO. L’allora assessore all’ambiente della giunta Magrone, Tina Luciano, nel consiglio comunale del 30 novembre 2017 comunica “sommessamente” – così scrisse all’epoca il PD locale in un comunicato – che l’impianto aveva avuto il parere favorevole della Città di Bari, dell’ARPA e di tutti gli altri enti coinvolti.

Nulla, fino a quel momento, era stato comunicato ai cittadini modugnesi sulla “Domanda coordinata di avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e di Autorizzazione Integrata Ambientale del progetto/intervento di realizzazione ed esercizio dell’attività di trattamento e coincenerimento di rifiuti non pericolosi e pericolosi, prodotti dal trattamento di biostabilizzazione di rifiuti di natura urbana” presentata più di un anno e mezzo prima, il 15 febbraio 2016.

Eppure il dottor Agostino Di Ciaula e la Consulta dell’Ambiente, allora presieduta con enorme abnegazione e competenza da Tino Ferrulli, denunciavano già da anni i rischi per l’ambiente rappresentati dalla NEWO.

Consulta per l’Ambiente che però era stata soppressa dall’amministrazione guidata dall’ex magistrato Nicola Magrone che l’aveva sostituita con un’altra di cui non si è mai avuta più notizia alcuna.

Allertati da queste notizie i modugnesi dichiararono subito di essere contrari alla Newo.

Cosa propone di realizzare la Newo nella zona Asi e più precisamente accanto allo stabilimento AMIU? (vedi foto)

Un impianto di recupero di rifiuti tramite ossicombustione “flameless”, che dice poco a chi non ha ricevuto alcuna informazione al riguardo.

Informazioni che come previsto dalla Convenzione di Aarhus, ratificata in Italia con legge n. 108/2001, sull’accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, stabilisce il principio che il cittadino ha diritto ad essere informato e ad essere coinvolto e consultato sulle questioni che riguardano la salute e l’ambiente. Disposizione scarsamente osservata dalle istituzioni pubbliche fino ad allora.

Vediamo di far luce, per quanto ci è possibile, su cosa è il sistema di ossicombustione “flameless”.

Qualche clik su internet e subito si arriva al sito della ITEA flameless technology dove subito balza agli occhi il nome di un’altra città della Regione Puglia. “La tecnologia “flameless” è stata sviluppata su un impianto di grandi dimensioni (5 MWt), realizzato nel centro di ricerca del gruppo Sofinter/Ansaldo Caldaie a Gioia del Colle ed oggi usato per campagne di test su specifici prodotti da trattare”. Approfondendo la ricerca, si giunge all’impianto di questa società, ma è leggendo quanto è riportato a pagina 8 che la memoria ci riporta su antiche notizie di altri impianti di recupero rifiuti, tecnologie e procedure per la costruzione di inceneritori.

Il sistema di ossicombustione adottato dalla Newo, il Flameless, somiglia tanto al sistema “Thermoselect”, che anni fa guadagnò l’onore delle cronache per le vicissitudini legate all’inceneritore di Fondotoce (Verbania). Inceneritore, realizzato anche questo in via sperimentale come quello di Gioia del Colle, diventato oggetto di tanti articoli di stampa nazionale ed estera.

Questi i link per approfondire

Thermoselect (viveracorp.com)

da Qui messere si domina la Valle .. InFuturiamoLa: La Thermoselect, Clini ed i Giapponesi (franciascarimbutobionickapra.blogspot.com)

Thermoselect in Zgierz (eco.pl)

Molto sulla tecnologia  Flamless si può conoscere visitando il sito internet della NEWO, raggiungibile digitando newo sulla tastiera. Con altrettanta facilità è possibile leggere l’intervista al Dottor Agostino Di Ciaula pubblicata da questa testata nel dicembre 2021 al seguente link : LA NEWO? UN PERICOLO SVENTATO. ECCO QUALI SAREBBERO STATI I RISCHI – CardoNews

In questi ultimi anni la NEWO ha dovuto attenersi alle mutate indicazioni di legge relative a tale procedura. Altre autorizzazioni sono state concesse dalla regione Puglia, così come altre opposizioni all’insediamento nella zona industriale sono state presentate da vari comuni. In prima linea il comune di Bari e ancora di più il comune di Modugno che con il sindaco Bonasia ha assunto posizioni di rifiuto verso la Newo ben più nette e risolute rispetto al passato.

Pino Oro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *