Il pretore d’assalto che ha dedicato la sua vita alla giustizia e all’ambiente
Modugno porge l’ultimo saluto all’ex sindaco Nicola Magrone. Nella chiesa Matrice, alle 10, inizieranno le esequie alle quali, oltre a molti cittadini, parteciperanno anche esponenti della politica. Il 17 maggio avrebbe compiuto 83 anni. La sua vita è stata costellata di eventi importanti e situazioni difficili che ha affrontato con grande coraggio. Magistrato dal 1971. Pretore del lavoro a Monza, si è occupato anche di reati ambientali connessi all’insediamento di Milano 2. Ha assunto gli incarichi di Sostituto Procuratore a Bari, dove si è occupato di criminalità organizzata e sottoposto anche a scorta per 15 anni. Presidente della Corte d’assise di Potenza, dal 2003 al 2010 è Procuratore Capo della Repubblica a Larino in Molise, dove si è occupato, tra l’altro, delle indagini sulla morte di 27 bambini e di una maestra nel crollo della scuola di San Giuliano di Puglia per il terremoto del 2000. Da Pubblico Ministero si è dedicato al caso di Palmina Martinelli, la 14enne bruciata viva perché non voleva prostituirsi. Una clamorosa sentenza assolve i carnefici, stabilendo che Palmina si era data fuoco con le sue mani per sfuggire alla sorte alla quale volevano costringerla. Il magistrato modugnese lottò per la condanna dei colpevoli e raccolse le ultime parole della ragazza che, sul letto di morte, fece i nomi dei carnefici. Lunga la carriera politica, alla quale si dedicò con passione. Sindaco di Modugno per due legislature, dal 2013 al 2014, dal 2015 al 2020. Uno degli atti più importanti della sua carriera da sindaco fu far abbattere il Bubbone del quartiere Cecilia, facendo costruire al suo posto un parchetto rionale. Vicino anche ai lavoratori della Om Carrelli e sempre fedele alla causa ambientale e di difesa del territorio. Molti gli esponenti della politica presenti per omaggiare l’ex magistrato. Tra questi anche il Primo cittadino di Larino.
