Richiesto dalla minoranza un Consiglio comunale per nominare una Commissione di esperti
Una nuova gestione del bellissimo Casale di Balsignano, a Modugno, magari con l’istituzione di un organo creato da esperti, nel quale dovrebbe esserci anche la memoria storica Raffaele Macina, per creare un chiaro piano di sviluppo del plesso. Partendo anche da una considerazione: la massima assise cittadina non ha mai messo all’ordine del giorno cosa fare del prezioso bene. La richiesta arriva dai consiglieri di opposizione, che nelle scorse ore hanno scritto direttamente al sindaco Nicola Bonasia e al presidente del Consiglio comunale Maurizio Panettella chiedendo una sessione ad hoc per discutere della tematica.
«Il sito è stato riaperto otto anni fa e da allora – scrivono i consiglieri -, si è andati avanti tramite una gestione solitaria affidata all’iniziativa individuale dell’assessore di turno, utilizzando il Casale per iniziative estemporanee che nulla hanno a che fare con la vocazione storico-religiosa. In questi anni, allora, il Comune ha disperso quella rete che si era creata attorno a Balsignano».
Se le cose stanno così, allora, «la gestione – si legge nella nota – deve poter contare su un progetto di lunga durata che contempli la partecipazione della Città metropolitana, della Regione e dei centri di ricerca, come potrebbe essere una Fondazione». Una gestione nuova tenendo presente che a 500 metri dal sito c’è un terreno di proprietà comunale che custodisce il villaggio neolitico e anche la lama Balsignano, nel letto della quale ci sono diversi reperti di ceramica romana del periodo imperiale.