CONSEGNA FARMACI A DOMICILIO PER POSITIVI AL COVID. UNA QUESTIONE APERTA

CONSEGNA FARMACI A DOMICILIO PER POSITIVI AL COVID. UNA QUESTIONE APERTA

L’interrogazione della minoranza

Cosa vuole fare l’amministrazione comunale per il problema della consegna dei farmaci al domicilio dei pazienti positivi al covid 19?
Il quesito è stato posto, qualche giorno fa, da alcuni consiglieri di minoranza (Giovanna Bellino, Fabrizio Cramarossa, Nicola Giuseppe Caputo, Raffaele Gramazio, Vito Silvestri, Lorenzo Vasile) con una interrogazione rivolta al sindaco Nicola Bonasia.
Il tema, in realtà, non è neanche nuovo, ma già sollevato oltre due mesi, allorchè “in data 1° dicembre 2020 veniva richiesto, da alcuni consiglieri comunali di minoranza, un Consiglio comunale monotematico sull’emergenza COVID19, nella quale già si proponevano misure di coordinamento per la consegna di farmaci a domicilio” si legge nel documento, e tutto questo perché sono arrivate “numerose sollecitazioni a fornire risposte su tale problematica, sollecitazioni condivise dagli stessi gestori delle farmacie cittadine”.
Non è tutto, perché, sempre in tema Covid 19, gli esponenti di opposizione fanno notare che, l’11 dicembre, “durante la conferenza dei capigruppo, all’unanimità, su indicazione dei consiglieri di minoranza, hanno ritenuto più opportuno istituire una Commissione Consiliare speciale di studio sull’emergenza Covid19, e che il 20 gennaio 2021 è stata trasmessa la proposta di delibera di Consiglio comunale per l’istituzione”.

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