RISTORI AI COMMERCIANTI. IL PSI MODUGNO: “POCHE LUCI E TANTE OMBRE”

RISTORI AI COMMERCIANTI. IL PSI MODUGNO: “POCHE LUCI E TANTE OMBRE”

Le perplessità sulla gestione del partito e del Movimento sociale città libera

Tanti dubbi e perplessità sulla gestione della procedura Ristori ai commercianti. È quanto affermano il Psi Modugno e il “Movimento coscienza sociale città libera” che, in un comunicato congiunto, hanno evidenziato alcune criticità riguardanti la gestione degli aiuti ai commercianti chiusi per Covid19. A seguito di Deliberazione della Giunta Comunale del 28.12.2020, veniva pubblicato l’avviso pubblico il 15 gennaio scorso con scadenza di presentazione delle domande fissata al 5 febbraio 2021. Una delle perplessità sollevate riguarda il parametro del pagamento della Tari del 2019 come discriminante per accedere ai fondi. Gli scriventi si sono chiesti se non fosse anacronistico mettere come requisito fondamentale il pagamento di una tassa nell’anno più difficile per i commercianti, chiedendosi:” Non sarebbe stato meglio imporre il pagamento della Tari 2018”? Altri dubbi riguardano l’assessorato insignito della gestione del fondo e il raffronto con la gestione della scorsa amministrazione. L’attuale ha preferito demandare l’onere all’assessorato ai Servizi sociali invece che a quello dei Tributi, scelta della precedente giunta. Inoltre vi è una differenza anche tra gli ammessi al fondo: “Come mai se i paramenti sono gli stessi, le attività che sono risultate idonee al ristoro nella scorsa tornata non lo sono in questa?
Altra questione quella della trasparenza. L’attuale amministrazione ha deciso di pubblicare solo i nomi degli ammessi e non di quelli esclusi o la motivazione dell’esclusione. La domanda degli scriventi, a questo punto è: “Non sarebbe stato meglio, per una gestione trasparente e tutela della privacy, pubblicare gli esclusi e le ragioni del mancato accesso?”
Questa scelta avrebbe generato polemiche anche tra i negozianti. I sottoscrittori del comunicato hanno evidenziato come ci sarebbero alcune attività, con codici ATECO che non rientrerebbero tra quelle danneggiate dalla pandemia, ammesse al fondo; mentre altre messe fuori per Tari non pagata, anche se nel 2019 magari non avevano ancora iniziato ad esercitare, oppure che non potranno mai sapere se sono state escluse per giusta causa o per problemi con la presentazione della documentazione.
L’augurio di Psi Modugno e Movimento coscienza sociale Città Libera è che ci sia presto “un nuovo e apposito stanziamento di bilancio che riporti tutta questa assurda vicenda alla normalità”, lontane dall’approssimazione che, a loro detta, sarebbe il modus operandi dello stile della “Nuova era”.

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