SULLE TRACCE DI MARIA TRENTADUE. UNA MOSTRA DI FIDAPA MODUGNO

SULLE TRACCE DI MARIA TRENTADUE. UNA MOSTRA DI FIDAPA MODUGNO

Visitabile fino a domenica 27 marzo a Palazzo Santa Croce

Sulle tracce di Maria Trentadue, una mostra per riscoprire l’artista più iconica dell’arte naïf modugnese. Inaugurata domenica, nella sala multimediale di palazzo Santa Croce, l’allestimento mostra al pubblico, per la prima volta, opere e sculture appartenenti alle famiglie modugnesi. Un lavoro di ricerca, avviato dalla Fidapa di Modugno, patrocinato dall’amministrazione comunale, che è rientrato nel cartellone di eventi per la Festa della Donna “Non solo l’otto”, organizzato dall’assessore alla Cultura Antonio Alfonsi, con la collaborazione dei consiglieri Antonella Ventola e Rosaria Vitrano. Fidapa ha da sempre promosso la figura di questa artista nostrana, a lungo dimenticata e poco valorizzata, ma che ha un talento e una forza espressiva tutta da scoprire. La mostra, che si lega al progetto Donne Millenarie di Fidapa, è stata curata dall’architetto Claudia Cascella e allestita da Grazia Donatelli con il prezioso apporto della critica d’arte Melissa Destino, da sempre studiosa dell’artista modugnese. La ricerca avviata da Fidapa ha permesso a numerose famiglie modugnesi di riconoscere e aggiungere alla mostra pezzi della pittrice, che era solita dipingere, con i suoi coloro sgargianti, su qualsiasi tipo di superficie.

“Si tratta di un’operazione particolarmente riuscita – fa sapere il presidente di Fidapa Modugno Lella Ruccia – l’esposizione è in continua espansione perché ci continuano ad arrivare opere appartenenti a privati che, proprio grazie all’evento, le stanno riconoscendo. Maria aveva un tratto prezioso ed inconfondibile che le nuove generazioni potranno imparare a conoscere grazie a questi eventi. Maria Trentadue è un fiore all’occhiello della cultura modugnese, che ci ha lasciati nel 1977, il cui lavoro merita di essere valorizzato ed approfondito”.

I pezzi più pregiati, che si aggiungono ai 50 raccolti nella Pinacoteca provinciale di Bari, sono due ogive di bombe, ritrovate nella collezione dell’antica famiglia Di Nanna. La stessa Lella Ruccia ha fornito alla mostra due pezzi dell’artista e, recentemente, il sindaco Nicola Bonasia l’ha arricchita con un’opera appartenente ai suoi nonni.

“Quando ho parlato alla mia famiglia dell’allestimento mi hanno informato che eravamo in possesso di un’opera della pittrice modugnese – racconta – apparteneva ai miei nonni. Io non ne sapevo nulla, mia madre, invece, ne era a conoscenza e siamo stati felicissimi di inserirla tra i pezzi esposti”. La mostra è visitabile fino a domenica 27 marzo, nella sala multimediale di palazzo Santa Croce, con un solo stop il 17. Fidapa Modugno, perseguendo il suo lavoro di valorizzazione dei talenti femminili, ha anche fatto richiesta di dedicare una sezione di quella che sarà la nuova biblioteca comunale proprio alle artiste di tutti i tempi. Tra loro una sezione sarà sicuramente dedicata a Maria Trentadue, emblema della pittura figurativa modugnese.

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