SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA PER LA RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI

SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA PER LA RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI

Le sigle invitano il Consiglio comunale a fare un passo indietro

Dalle sigle sindacali Fp Cgil Bari, Cisl Fp, UilfPl, Csa e Rsu Comune di Modugno riceviamo e pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA – 27 febbraio 2023
MODUGNO, ORGANIZZAZIONE UFFICI INADEGUATA
LA GIUNTA RIORGANIZZA L’ENTE IN VIOLAZIONE DELLA LEGGE
Sono rimaste inascoltate le richieste dei lavoratori e della Parte sindacale, RSU ed
Organizzazioni Sindacali (unite come non mai), sul nuovo modello di organizzazione degli
Uffici che l’Amministrazione Comunale ha deciso di adottare.
Il tavolo di confronto si è chiuso lo scorso 17 febbraio con un mancato accordo e il Sindaco,
Nicola Bonasia, con la sua Giunta ha deciso lo scorso 22 febbraio, in barba alle norme di
legge, di adottare con la delibera di G.C. n.21 la riorganizzazione degli Uffici comunali
pur sapendo che si stava violando una legge dello stato.
Nell’ordine, in data 31/01/2023 è stata trasmessa alle OO.SS. la proposta di modifica del
modello organizzativo del Comune di Modugno che prevedeva la riduzione dei Servizi a 9,
oltre a prevedere una struttura apposita per l’Ufficio di Piano, con l’accorpamento di alcuni
Servizi e lo spostamento di alcune attività da un Servizio ad altro Servizi.
Tempestivamente, come FP CGIL – CISL FP – UUIL FPL, CSA ed RSU abbiamo immediatamente chiesto l’apertura del tavolo di Confronto, come previsto dal CCNL, perché erano evidenti diverse criticità, tra cui una violazione di legge, che sicuramente rallenteranno l’agire amministrativo e volevamo sottoporle all’attenzione dell’Amministrazione proprio per evitare che ci fossero conseguenze per la cittadinanza.
La posizione dell’Amministrazione Comunale è stata intransigente, anche dinanzi a motivazioni puntuali e mirate alla rimodulazione di un modello organizzativo più funzionale e soprattutto aderente alle norme di legge, nel pieno rispetto dei criteri generali che a fine anno
aveva dettato il Consiglio Comunale e a cui la Giunta Comunale doveva sottostare. Invece, il
risultato va esattamente nella direzione opposta da quella indicata dal Consiglio Comunale.
Infatti, osserviamo che il modello adottato dalla Giunta pur riducendo il numero di Servizio non permette una maggiore ottimizzazione dei servizi, tradendo di fatto un indirizzo del Consiglio Comunale, forse volutamente generico, che certamente mirava a ben altro risultato.
Il Sindaco Bonasia nell’illustrarci la proposta ha cercato in ogni modo di indicare i principi
ispiratori, dalla creazione di un apposito Servizio I “ Ufficio di Staff per sindaco e giunta”, finalizzato a dare visibilità all’azione dell’organo esecutivo, alla necessità di dover accorpare SUAP, ambiente e verde pubblico, dall’esigenza di mettere insieme Servizio Avvocatura con l’Ufficio Contenzioso e Ufficio Personale (solo parte giuridica) all’accorpamento del Servizio Finanziario (comprendendo la parte economica dell’Ufficio personale) con il Servizio Entrate, sino a giungere all’accorpamento dei Servizi Sociali con il Servizio Cultura e svuotando di fatto il Servizio Affari Generali a cui sono stati comunque accostati i Servizi Demografici.
Insomma, un guazzabuglio inestricabile con accorpamenti che mettono insieme materie
disomogenee e in alcuni casi incompatibili (come Verde Pubblico con Ambiente e SUAP), con
evidenti violazioni di legge (vedasi Servizio Avvocatura con Servizio Personale e Ufficio Contenzioso) e che nemmeno rispondono alle finalità richiamate dal sindaco (vedasi il Servizio di Staff che al suo interno prevede l’URP e il CED, che nulla hanno a che vedere con la necessità di dare visibilità all’azione del Sindaco e della Giunta come può essere per la Comunicazione Istituzionale o le altre attività ivi previste, tra l’altro già abbondantemente supportati da personale di Staff, con 2 dipendenti assunti direttamente dal sindaco a tempo determinato, proprio per svolgere l’attività di comunicazione politica/istituzionale, diversa da quella che deve svolgere l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e il CED). Probabilmente tale proposta, piuttosto che rispondere ai criteri di razionalizzazione e di ottimizzazione stabiliti dal Consiglio Comunale con la Delibera n.88/2022, mira a dover soddisfare qualche esigenza personale o come si è lasciato sfuggire il sindaco per soddisfare l’esigenza di qualcuno di vedersi incrementato il proprio salario con l’innalzamento della retribuzione di posizione, utilizzando le risorse di “ quei malcapitati” che nel frattempo si vedranno declassati da Funzionari Apicali a semplici categorie D, dopo aver svolto per anni le
funzioni “ dirigenziali”.
Dal 1 marzo entrerà in vigore questo nuovo modello organizzativo da cui noi, come FP
CGIL – CISL FP – UIL FPL e CSA, insieme alla RSU, prendiamo le distanze, ma non resteremo in silenzio e inerti dinanzi alle violazioni di legge già dichiarate e alle criticità sollevate, perché su questo abbiamo già chiesto di essere uditi dalla Commissione Consiliare sul personale e dai Capigruppo Consiliari per capire se l’indirizzo da loro espresso con la delibera n.88/2022 si ritrova in questo modello organizzativo adottato dalla
Giunta, perché una volta acquisiti questi elementi avvieremo le conseguenti azioni presso le autorità preposte sia in materia di trasparenza e anticorruzione sia per quanto riguarda il rispetto
della Legge Forense coinvolgendo tempestivamente l’Ordine degli Avvocati per chiedere il rispetto dell’art.23 della Legge n.247/2012, così come acclarato da innumerevoli sentenze della Cassazione e anche del Consiglio di Stato (buon ultima la sentenza n.2731/2017),
nonché delibere dell’ANAC e del Consiglio Nazionale Forense del 28/02/2017 che ribadisce
l’esclusività anche in presenza dell’art.1 comma 221 della Legge n.208/2015.
Al Consiglio Comunale chiediamo di intervenire immediatamente per bloccare una riorganizzazione dei servizi “scellerata”, voluta dal Sindaco Bonasia e dalla sua Giunta, che procurerà solo danni e causerà ritardi nell’erogazione dei servizi e probabilmente anche
conseguenze sulla validità di atti viziati da violazioni di legge.
Le responsabilità oggi sono chiare, ma al momento il modello organizzativo adottato dalla
Giunta il 22/02/2023 non è ancora efficace perché lo diverrà dal 1 marzo. Il Consiglio
Comunale, quindi, può ancora rimediare e in questo modo salvaguardare i cittadini e le
imprese che hanno bisogno dei servizi erogati dal Comune, chiarendo che i criteri approvati
con la delibera di Consiglio Comunale n.88/2022 non hanno nulla a che vedere con questa
riorganizzazione, altrimenti anche tale consesso sarà ritenuto corresponsabile delle scelte
approvate dalla Giunta Comunale.
Certamente, come FP CGIL – CISL FP – UIL FPL e CSA non permetteremo che deliberatamente si violino norme di legge e si scarichino sui dipendenti e sui cittadini le scelte sbagliate del Sindaco Bonasia e della sua Giunta. Per questo martedì 28 febbraio saremo in assemblea sindacale con tutto il personale dipendente per manifestare il disappunto del personale dipendente e avviare le procedure di mobilitazione con la proclamazione dello
stato di agitazione.

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