UN NUOVO ASSESSORE A MODUGNO. MA NON AI SERVIZI SOCIALI

UN NUOVO ASSESSORE A MODUGNO. MA NON AI SERVIZI SOCIALI

Si completa il puzzle ma si cambia la figura. Precedenza Democratica: Nomina figlia di autoreferenzialità

Ci sono voluti ben otto mesi per nominare un nuovo assessore. Ma dopo le dimissioni di Tania Di Lella, che copriva la carica ai Servizi sociali, il nuovo membro della squadra del sindaco Nicola Bonasia di fatto non sarà assessore ai Servizi sociali. Tiziana Trentadue, 39enne, dottoressa in Economia e Commercio, si occuperà di Sport, Rapporti con le Periferie e Politiche per l’integrazione culturale. Deleghe, quelle allo Sport e delle Periferie, che erano appannaggio del titolare alla Cultura Antonio Alfonsi, che ha mantenuto la Cultura e la Pubblica Amministrazione. I servizi sociali, invece, saranno ancora seguiti dal Primo cittadino.

«Modugno è pronta a diventare un punto di riferimento sportivo nella Città Metropolitana – ha detto Trentadue -. Lavorerò in sinergia con l’assessore Alfonsi, con l’obiettivo di definire progettualità ed iniziative che offrano maggiori possibilità alle nostre numerose ed eccellenti associazioni sportive. Con l’apertura del Palazzetto, del nuovo Campo Sportivo e quella futura delle Piscine Comunali disporremo di una vera e propria cittadella che offrirà alla nostra città grandissime opportunità di crescita e sviluppo».

Un particolare interesse e impegno il nuovo assessore lo porrà sulle periferie e le minoranze.

«Mi impegnerò ad essere punto di riferimento costante e voce continua delle periferie, lavorando per una migliore integrazione culturale e sociale delle comunità etniche presenti sul territorio».

La nomina ha sollevato la polemica del gruppo Precedenza Democratica, del quale è parte l’ex assessore, che ha definito la nomina la solita scelta figlia di amicizia di comitiva.

«Una scelta che – dichiara Precedenza Dem – da un lato non premia di certo il merito, mentre d’altro canto marca il senso amichevole del vento politico amministrativo locale. Insomma, la nomina tanto attesa, figlia dell’amicizia (di comitiva), è decisa da chi nuota nelle acque della propria autoreferenzialità».

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