ASILO NIDO COMUNALE MODUGNO. I SINDACATI SCRIVONO AL PREFETTO E INCONTRANO GLI OPERATORI

ASILO NIDO COMUNALE MODUGNO. I SINDACATI SCRIVONO AL PREFETTO E INCONTRANO GLI OPERATORI

Le sigle attaccano: “Quella che dovrebbe essere una miglioria potrebbe diventare uno spreco. Gravi i disagi per le famiglie”

Si ritorna a parlare dell’asilo nido comunale I Passi di Alice e della sua prossima chiusura. I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa incontreranno, domani alle 9.30 nell’Aula Beatrice Romita del comando di Polizia locale di Modugno, tutti gli operatori e gli addetti del plesso che, a causa della prossima chiusura, si ritroveranno senza lavoro o lo svolgeranno con grandi disagi. Dopo un Consiglio comunale aperto che i sindacati hanno definito inconcludente, il sindaco Nicola Bonasia è andato avanti con la decisione di dare l’avvio ai lavori, senza di fatto trovare delle soluzioni alternative per famiglie e addetti.

«Ai bambini va assicurata la continuità educativa. – scrivono le sigle in un comunicato – La chiusura coinvolge circa 35 bambini e le loro famiglie per ogni anno educativo. Ci lascia perplessi la scarsa attenzione mostrata dal Sindaco e dalla sua Giunta, nel momento in cui hanno deciso di partecipare ad un bando per il reperimento di 3 mln di euro per ristrutturare e potenziare la sede dell’attuale asilo nido già nello scorso mese di novembre, e allo stesso tempo non ci si è preoccupati di garantire la continuità educativa, condannando già a partire dall’estate prossima le famiglie a trovarsi altre alternative e la città di Modugno a privarsi di un servizio che da sempre la comunità ha apprezzato e utilizzato. Mai, a nostra memoria, ci siamo trovati a dover gestire una tale indifferenza».

I sindacati contestano l’interruzione di un pubblico servizio, il disagio che sarà procurato alle giovani famiglie per la privazione di un servizio essenziale alla crescita e all’educazione dei propri bambini, il disagio che sarà procurato al personale comunale assunto a tempo indeterminato, con mansioni di educatore, cuoca e assistenza, che per circa due anni dovrà sostare presso gli uffici comunali con mansioni completamente diverse, o girovagare in asili delle città limitrofe. Per questo hanno invitato il Prefetto di Bari a valutare tutti questi scenari.

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