Madre sola di Modugno vive del reddito di cittadinanza e della 104 del figlio più piccolo
Costretta a vivere in una casa umida con due figli minorenni, lancia un appello alle autorità e all’amministrazione comunale di Modugno: «Aiutatemi a trovare una casa per i miei figli». La signora T. è una giovane mamma single, non italiana, con due ragazzi minorenni, uno dei quali percettore di legge 104. Vive a Modugno da tanti anni e dalla scomparsa del papà dei bambini, un anno fa, è costretta da sola a portare avanti la famiglia. Una vita semplice la sua, fatta di amore per i figli, ai quali si dedica interamente, soprattutto considerando le speciali necessità del più piccolo. La signora T sta, da anni ormai, combattendo con l’annoso problema dell’umidità nella sua casa.
«Sto vivendo con i miei figli un disagio mortificante – racconta – la casa è piena di umidità. Le pareti ne sono impregnate, i vestiti e gli indumenti negli armadi, le coperte. È una situazione insostenibile, i miei figli non possono più vivere così. Ne va della loro salute, non so che fare».
L’appartamento in cui vive la famiglia si trova in via Vergini, accanto ad una casa abbandonata che il comune di Modugno ha, recentemente, dichiarato inagibile e pericolante. La prossimità dell’appartamento a questo stabile dissestato ha sempre creato disagio per quanto riguarda l’umidità, ma da quando, per ragioni di sicurezza, il tetto del rudere è stato fatto crollare, la situazione è peggiorata.
«La padrona di casa – spiega la mamma disperata – sarebbe dispostissima ad avviare i lavori. Ma la presenza di questa casa abbandonata, a ridosso dei muti perimetrali, li renderebbe quasi inutili e la situazione non si risolverebbe. Inoltre, si tratterebbe di lavori per i quali occorrerebbe molto tempo, ed io nel frattempo con i miei figli non saprei dove andare».
Anche se la soluzione più logica sembrerebbe quella di trovare un’altra sistemazione, non è di certo la più praticabile. Tanti i tentativi di trovare un nuovo appartamento in affitto, ma nessuno sembrerebbe disposto ad affittare ad una famiglia che vive di reddito di cittadinanza e assegni famigliari.
«Da tanto tempo ormai cerco un nuovo alloggio – fa sapere – ma non posso permettermi un affitto di 800 euro e, quando dico che non lavoro perché ho un ragazzo con disabilità, molti si tirano indietro. I servizi sociali si sono offerti di aiutarmi, ma se non trovo un alloggio non possono fare molto. Ho chiesto più volte, anche rivolgendomi al sindaco e all’amministrazione, di essere inserita in un programma di case popolari, oppure di riuscire ad avere un contratto con affitto agevolato, ma non ho mai avuto risposta. Sono disperata».