MODUGNO NON ESISTE. CI VUOLE IL SET

MODUGNO NON ESISTE. CI VUOLE IL SET

La città fuori dalle riprese della terza stagione della serie tv “Lolita Lobosco”

Come mai, invece di avere la troupe televisiva della famosa serie tv “Lolita Lobosco” in città, si è preferito riprodurla in set? La domanda di numerosi modugnesi sui social è d’obbligo e, forse, non avrà una risposta. Accade che gli abitanti di Fasano, un bel giorno, si siano svegliati con un cartello indicante Modugno, in una delle strade di accesso alla città. La foto, ritraente il cartello, ha fatto il giro del web. Ma il mistero è stato presto svelato, quando una troupe televisiva è sbucata da una stradina attigua al cartello. Il carrozzone della famosa fiction, con protagonista la famosa attrice Luisa Ranieri, stava girando alcune scene che sarebbero dovute essere ambientate nel comune barese. Questo equivoco ha fatto scattare l’ironia dei fasanesi, che non si sarebbero mai aspettati di essere annessi così facilmente, e velocemente, al capoluogo di regione. Dieci anni fa, infatti, i cittadini si erano espressi, attraverso un referendum, per il ritorno della città nell’alveo della provincia di Bari, alla quale apparteneva anticamente. Non così ironica è stata la reazione dei modugnesi, che si sono sentiti esclusi da un’opportunità unica di pubblicità per la città.

«Come mai – recitano alcuni commenti – la nostra città non è stata inserita nelle riprese con i suoi luoghi reali? Modugno esiste e non si comprende la motivazione della scelta di creare una location falsa, invece di rientrare, come tutte le altre città location della fiction, nella pellicola».

Negli ultimi anni la Puglia è diventata una meta turistica internazionale particolarmente ambita, questo anche grazie alle decine di produzioni cinematografiche che ne hanno mostrato le bellezze. La serie tratta dai romanzi di Gabriella Genisi è senza dubbio la più rappresentativa in tal senso. Per questo i cittadini modugnesi si sono sentiti esclusi dai riflettori, considerando questa scelta una grande occasione di visibilità persa. A porsi delle domande su questo enigma anche i referenti cittadini del movimento Modugno a cinque stelle.

«La nostra amministrazione comunale – si interrogano i pentastellati – era a conoscenza di questa scelta artistica? Si sarebbe potuto far nulla per portare le telecamere in città? Le riprese rappresentano Modugno in maniera positiva o negativa? Speriamo di non doverlo scoprire sugli schermi».

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