UNA “MASCHERINA SOSPESA” PER CHI È IN DIFFICOLTÁ

UNA “MASCHERINA SOSPESA” PER CHI È IN DIFFICOLTÁ

Un’idea del consigliere Meo Macina e l’assessore Tania Di Lella. Si sperimenta al Cecilia

Come il “caffè sospeso”, ma con le mascherine. Da questa mattina è partita un’iniziativa, a carattere privato, che mira ad incentivare l’uso dei dispositivi di protezione e aiutare chi ne ha più bisogno. La sperimentazione dell’idea, il cui merito va condiviso tra il consigliere di minoranza nonché presidente della commissione Pari Opportunità, Meo Macina e l’assessore ai Servizi sociali Tania Di Lella, è iniziata al Quartiere Cecilia. Base operativa la farmacia Stanzione, del dottor Leo Stanzione. Assessore e consigliere hanno affidato al farmacista quasi un centinaio di mascherine e una decina di gel igienizzanti. Grazie ad una rete di solidarietà verranno distribuite alle famiglie in difficoltà, ad anziani soli, a chi versa in condizioni economiche disagiate, a chi è ammalato.

“Sono ancora tantissimi coloro che camminano per strada senza mascherina – fa sapere il consigliere Meo Macina – abbiamo voluto incentivarne l’uso perché la mascherina è essenziale per la protezione di sé stessi e degli altri”.

Si pensa anche al ritorno a scuola. Lunedì 10 i ragazzi torneranno nelle aule e, in un momento in cui i contagi sono in crescita, non solo in città ma anche in tutt’Italia, è importante dare il buon esempio ai più piccoli.

 «L’educazione alla prevenzione deve nascere nelle famiglie – afferma l’assessore ai Servizi sociali Tania Di Lella – Abbiamo voluto rivolgersi alle famiglie con più di un bambino per sensibilizzare all’obbligatorietà dell’uso. Ci auguriamo che in molti possano sposare l’iniziativa e stimolare tutti a darsi una mano».

L’iniziativa potrebbe diventare presto virale. Tutti infatti potranno recarsi nelle farmacie convenzionate (per il momento solo quella del quartiere Cecilia) e lasciare un dispositivo “pagato” o un gel.

“In poche ore è iniziata la fase di distribuzione alle famiglie – racconta il dottor Leo Stanzione – la macchina della solidarietà è stata messa in moto, grazie anche a delle signore che mi aiutano anche in altri progetti di solidarietà, per non lasciare soli chi ha più bisogno”

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