I comuni dell’AroBa2 ribadiscono il loro No all’impianto
A poche ore dalla Conferenza dei servizi, avvenuta questa mattina tra i sindaci dei comuni dell’AroBa2, emergono nuovi motivi per cui l’impianto Newo dovrebbe non essere approvato e installato. Oltre alla mancanza di studi riguardanti le emissioni e alla sperimentazione dello stesso processo di ossicombustione, che ha un unico altro esempio nel polo di Gioia del Colle, che ha funzionato solo 44 giorni, emergono altri possibili pericoli per la salute. A farlo sapere, durante il Consiglio comunale in corso nella sala consiliare del palazzo Santa Croce di Modugno, il primo cittadino Nicola Bonasia. Sono stati presentati dei contributi istruttori che, oltre a ribadire la contrarietà, mettono in evidenza altri dubbi.
«Il documento che abbiamo presentato – spiega il sindaco Nicola Bonasia – darà alla Regione dei nuovi spunti di riflessione. Oltre ad essere una relazione tecnica scrupolosa, contiene nuovi elementi, che traggono origine da materie scientifiche, che non potranno non essere considerati. Per questo dobbiamo ringraziare gli uffici tecnici ambientali e la preziosa collaborazione del presidente del Comitato scientifico dell’Isde Agostino Di Ciaula».
Pare, infatti, che non esistano studi sperimentali che testimonino l’esclusione della nocività delle perle vetrose, risultato del processo di ossicombustione, e che ci sia un forte rischio infettivologico riguardanti le torri di raffreddamento, alte otto metri. L’acqua utilizzata, non soggetta a controlli perché non rappresenta un agente inquinante, potrebbe essere veicolo della diffusione di legionellosi, per un raggio di sei chilometri.
A presidiare e testimoniare il fermo No alla Newo le associazioni ambientali, come il comitato Pro Ambiente Modugno e il coordinamento Comitato No Inceneritore, presenti al di fuori della sede regionale della Conferenza per ribadire l’ormai annuale protesta contro l’inceneritore. Si tratta ora di aspettare che la Regione prenda in considerazione tutti gli elementi presentati e, promette il sindaco Bonasia, i comuni continueranno ad opporsi anche, magari, ricorrendo contro la decisione del Consiglio di Stato che ha, a luglio, accolto il ricorso della società.
Per leggere l’intervista che il nostro giornale aveva fatto al dottor Agostino Di Ciaula, prima della decisione del Consiglio di Stato, cliecca qui :
LA NEWO? UN PERICOLO SVENTATO. ECCO QUALI SAREBBERO STATI I RISCHI – (cardonews.it)