IL CORAGGIO DI NONNA DONATA

IL CORAGGIO DI NONNA DONATA

La centenaria modugnese spegne 100 candeline e racconta la sua vita durante la guerra

Amore incondizionato per la famiglia, coraggio e dedizione, sono gli ingredienti di longevità di nonna Donata. In famiglia è chiamata “Il generale” per il suo carattere forte e carismatico. Ha raggiunto un traguardo molto importante della sua vita arrivando a spegnere le 100 candeline. Nonna di 13 nipoti e mamma di 6 figli, Donata ha vissuto uno dei periodi più bui della storia d’Italia. Durante la guerra, ancora giovanissima, ha sofferto la fame, ha vissuto la povertà, situazioni che oggi, fortunatamente, le generazioni a venire non hanno affrontato proprio grazie al sacrificio, tempra e forza, di chi sa cosa vuol dire dover lottare tutti i giorni per un tozzo di pane. Proveniente da una famiglia numerosa, da piccola ha dovuto rimboccarsi le maniche e provvedere a badare ai suoi fratellini più piccoli, essendo la maggiore, e ad un nipotino.
«Mia madre ricorda bene il periodo della guerra – racconta una delle figlie -. Ci racconta spesso un episodio di quando, suonata la sirena dei bombardamenti, da sola ha dovuto mettere in salvo il fratellino e il nipotino, entrambi molto piccoli, scappando in campagna».
Donata ha compiuto gesti di grande coraggio e generosità, ma con naturalezza, arrivando a privarsi di quel poco pane che la tessera permetteva di avere per lasciarlo ai fratelli che, con i suoi genitori, lavoravano in campagna. Il pane è stato un elemento importante per la sua vita, sia perché la rinuncia ha permesso ai suoi fratelli di sostentarsi per il lavoro, sia perché la famiglia viveva della vendita della produzione propria della macina del grano. Donata, ottima cuoca, il pane l’ha fatto in casa con le sue mani fino a due anni fa, perché quello comprato non le piaceva. Sposata a 25 anni ha avviato, con il marito, una macelleria. Conosciuti da quando avevano 15 anni, il loro amore è durato 73 anni, 10 di fidanzamento e 63 di matrimonio. A festeggiare i suoi 100 anni tutta la famiglia e anche un ospite a sorpresa, il primo cittadino Nicola Bonasia, che è andato a trovare la nonnina per essere con lei nel momento dello spegnimento delle candeline.

“È stato un piacere ascoltare i suoi aneddoti e racconti lunghi un secolo – ha commentato il sindaco Bonasia – Peccato non averla conosciuta prima, quando con le sue mani preparava un delizioso pane fatto in casa. Buon compleanno da tutta la nostra comunità!”.

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