UNA MODUGNO PIÙ SICURA GRAZIE A QUATTRO NUOVI DEFIBRILLATORI

UNA MODUGNO PIÙ SICURA GRAZIE A QUATTRO NUOVI DEFIBRILLATORI

Un regalo di tre associazioni cittadine

Una Modugno più sicura grazie alle associazioni cittadine. La città potrà disporre di quattro nuovi defibrillatori, che sono stati posizionati in punti nevralgici. Gli apparecchi sono stati donati dalle associazioni Le Mani Tese Onlus, Associazione socio – culturale Piazza Pubblica e Fratres Modugno ed installati in Piazza Sedile, Corso Umberto I, Largo Palmina Martinelli e Via Toscana, in zona Cecilia. A questi se ne aggiungerà presto un altro, donato da Maila Centro Diurno, di prossima installazione nei pressi della sede in via Pascoli. Per arrivare a questo risultato, sono state avviate numerose iniziative per l’acquisto degli apparecchi. Una delle ultime un Galà di beneficenza con l’intento di premiare personalità locali distintesi per azioni di aiuto e solidarietà, ma anche di raccogliere fondi per acquistare il primo defibrillatore. Avis ha anche festeggiato, con un festival di artisti di strada e e la raccolta delle letterine di Natale, il suo quinto compleanno e, con la vendita di panettoni, pandori e prodotti dolciari, hanno fornito un decisivo contributo per l’acquisto del defibrillatore destinato al quartiere più periferico della città.

L’idea di installare gli apparecchi nasce da un brutto evento che ha sconvolto la comunità, accaduto lo scorso anno, di un decesso di un’anziana a causa di un malore, in piazza Umberto, luogo dove è stato posizionato il primo salvavita in suo ricordo. Fatto che ha interessato, quasi 11 anni fa, anche il quartiere Cecilia con un sessantenne deceduto per arresto cardiaco mentre si recava a lavoro.

Lo stesso Primo cittadino Nicola Bonasia, con sua moglie e altri volontari, hanno partecipato ad un corso per acquisire l’abilitazione all’utilizzo dei macchinari.

«Avere un defibrillatore a portata di mano – ha commentato Bonasia – può fare la differenza tra la vita e la morte. Bastano pochi minuti a salvare una vita. Alle associazioni e volontari, che si sono prodigati per il raggiungimento di questo obiettivo, va il ringraziamento della città».

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