AUMENTO DI STIPENDIO PER SINDACO E GIUNTA

AUMENTO DI STIPENDIO PER SINDACO E GIUNTA

Applicata la legge di Bilancio 2022. L’ex assessore Chionno: “Quando ero amministratore decidemmo di ridurre i compensi”

Partiamo dai numeri, che poi sono quelli che contano.

Poco meno di 52mila euro di stipendio (lordo) quest’anno per il sindaco. Poco più di 28mila per il vicesindaco. Circa 23mila gli assessori (ma se si è contemporaneamente dipendente senza aspettativa, la retribuzione scende al 50 per cento) e per il presidente del Consiglio comunale. Sono le nuove indennità del primo cittadino e della Giunta in vigore dal 1° gennaio e messe nere su bianco da una apposita determina dirigenziale di qualche giorno fa. In aumento rispetto al 2022. Ma c’è subito un’altra cosa da dire: la “responsabilità” dei segni positivi, nel bilancio delle indennità, è esterna e viene dai piani alti. Deriva da Roma e si chiama legge di Bilancio 2022, una legge alla quale tutte le amministrazioni italiane si sono adeguate, compresa quella modugnese. Succede, infatti, che “a decorrere dall’anno 2024, l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei Comuni ubicati nelle Regioni a statuto ordinario è stata adeguata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle Regioni”. In parole semplici, gli stipendi di sindaci e rappresentanti della pubblica amministrazione devono essere equiparati a quello del presidente regionale.

Non è tutto, perché “in sede di prima applicazione, l’indennità di funzione è adeguata al 45 per cento nell’anno 2022 e al 68 per cento nell’anno 2023”. Significa, allora, che verrà adeguata al rialzo fino al prossimo anno. Stando così le cose, da Palazzo Santa Croce hanno rifatto tutti i conti e, alla fine, è emerso che il sindaco Nicola Bonasia percepirà una indennità mensile lorda di poco meno di 4.300 euro nel 2023, 300 euro in più rispetto all’anno scorso mentre l’anno prossimo sarà di 4.830 euro. Ne conviene che l’ndennità per anno in corso sarà di oltre 51mila euro. Rialzo anche per il vicesindaco, il cui stipendio lordo (2023) sarà di 2.356 euro e poco più di 28mila euro annui.

Discorso diverso per gli assessori comunali, che hanno optato per scelte differenti. Tre di loro (Antonio Alfonsi, Gianfranco Spizzico e Antonio Lopez) percepiranno indennità piena e quindi 1.928 euro lordi al mese per un totale di 23mila euro fino a dicembre. Le donne, e quindi Estella Pantaleo, Tiziana Trentadue e Marisabel Maurelli hanno optato invece per mantenere anche il loro lavoro come dipendenti e l’indennità da amministratore è dimezzata. Quindi, stipendio lordo da gennaio di 964 euro per un totale di 11.568 euro fino a dicembre. Dipendente è anche Spizzico, ma in aspettativa dal 1° maggio 2022.

L’indennità di Maurizio Pannettella, presidente della massima assise cittadina, sarà quella di un assessore a stipendio pieno. La determina dirigenziale certifica anche che l’impegno di spesa del Comune, da giugno fino a dicembre, per le nuove indennità sarà di oltre 107mila euro.

Se da una parte risulta corretto e nella norma adeguarsi ad una legge esterna, un’osservazione è stata sollevata dall’ex assessore al Personale, Contenzioso, Servizi Demografici Contratti Roberta Chionno.

«Durante la nostra amministrazione – fa sapere – in una condizione simile decidemmo tutti, dal Sindaco agli Assessori, di abbassarci lo stipendio vista la situazione in cui Modugno versava».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *