PISCINE COMUNALI, UN ESPERIMENTO PER RENDERLE PIÙ SOSTENIBILI

PISCINE COMUNALI, UN ESPERIMENTO PER RENDERLE PIÙ SOSTENIBILI

Stilato un protocollo tra Comune e Politecnico

L’impianto natatorio di Modugno sarà al centro di una importante sperimentazione riguardante gli impianti geotermici. Durante l’ultima assise cittadina, all’unanimità i componenti dell’emiciclo hanno accolto favorevolmente un provvedimento, esposto dal vicesindaco Beppe Montebruno, che prevede la stipula di una convenzione tra il Comune e la Geotech, gruppo di ingegneria civile, geotecnica e di geotecnica ambientale del Politecnico di Bari. L’accordo varrà per 24 mesi, con la possibilità di proroga per altri 12, e concerne la possibilità, sull’impianto natatorio in riqualificazione di via DiCristo, di sperimentare una nuova tecnologia geotermica.

«Questa convenzione – afferma Montebruno – permetterà alla nostra città di essere protagonista e di avere parte attiva in una sperimentazione, volta allo studio e al miglioramento di un nuovo impianto geotermico. Una possibilità che trova una sua coerenza con il lavoro che il Comune sta facendo sulle transizioni ecologiche, geotermia e fonti alternative».

Un impianto geotermico è un sistema capace di sfruttare il calore naturale del sottosuolo, per il riscaldamento o raffrescamento degli edifici e la produzione di acqua calda. La Geotech andrà ad installare nell’impianto di riscaldamento delle piscine, una nuova pompa che verrà studiata durante il periodo di tutta la convenzione. Questi risultati saranno raccolti al fine di testare questo innovativo brevetto industriale e il suo effettivo impatto in termini energetici, con risparmio in ambito di costi.

«L’attingimento a questa nuova fonte – spiega il vicesindaco – permetterà un risparmio del 30% circa sui costi per il riscaldamento di vasche e servizi. Consegnerà alla città, ma anche all’operatore che lo gestirà, un notevole risparmio energetico che si trasforma in un interesse maggiore da parte delle realtà economiche».

Oltre alle altre risorse di energia, fotovoltaico, energia elettrica ed energia che deriva dal gas, alle quali le piscine attingeranno, il nuovo sistemi geotermico permetterà di partire da una temperatura di 18-19 gradi, che dovrà essere implementata in compensazione con le altre fonti, per raggiungere la temperatura prevista.

«Il Comune – specifica – dovrà rendere disponibili le aree per il posizionamento dell’impianto pilota, acqua e dati geognostici. I risultati potrebbero essere messi a disposizione per la realizzazione di un impianto pilota, tecnologia rinnovabile meno inquinante e più efficiente».

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