“CONFERIAMO LA CITTADINANZA ONORARIA MODUGNESE A PATRICK ZAKI”

“CONFERIAMO LA CITTADINANZA ONORARIA MODUGNESE A PATRICK ZAKI”

Una proposta dei consiglieri di minoranza

Morire per la libertà, di espressione e di pensiero. Un pericolo che oggi, nel 2021, in Italia, fortunatamente un giovane non rischia di correre. Ma per un ragazzo di 27 anni egiziano, studente e attivista, di libertà di parola si rischia la vita. Ad oggi il giovane Patrick Zaki è detenuto in un carcere egiziano con l’accusa di “istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione”, per aver pubblicato notizie false con l’intento di disturbare la pace sociale, per aver incitato proteste contro l’autorità pubblica, per aver utilizzato i social network per minare l’ordine sociale e la sicurezza pubblica e per aver istigato alla violenza ed al terrorismo. Eppure, Patrick era soltanto uno studente ed un attivista che difendeva i diritti umani. La diplomazia italiana, che si era messa in moto per cercare di strappare dal carcere egiziano un ragazzo che si era trasferito in Italia per frequentare un master internazionale in Studi di Genere presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna,  lavorava come ricercatore per i diritti umani e di genere all’EIPR – Egyptian Initiative for Personal Rights, un’organizzazione egiziana che dal 2002 si impegna per rafforzare e proteggere i diritti e le libertà fondamentali in Egitto e amava il nostro paese, al momento sembra non aver raggiunto il suo scopo.

Ed è per dare un’ulteriore possibilità di salvezza a Patrik che tutti i Consiglieri di minoranza hanno firmato, ieri, una proposta per richiedere il conferimento della cittadinanza modugnese ad un 27enne, colpevole solo di aver espresso la propria opinione.

“Sarebbe un atto che contribuirebbe in modo significativo a spronare chi oggi ha la responsabilità ed il compito di provare a salvare la vita di un innocente – scrivono i consiglieri nella richiesta – oltreché dal forte impatto in un’ottica di difesa dei diritti politici, dei diritti individuali, della libertà di pensiero e di quella di espressione sia del succitato Patrick Zaki sia di tutti gli individui che lottano ogni giorno per l’affermazione dei valori”

La proposta sarà presentata nel primo consiglio comunale utile, nella speranza che la ragione, la diplomazia e il rispetto verso una giovane vita possano avere la meglio sull’odio.

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