RITROVAMENTO ORI DI SAN NICOLA. UN MODUGNESE TRA GLI AGENTI

RITROVAMENTO ORI DI SAN NICOLA. UN MODUGNESE TRA GLI AGENTI

Si tratta dell’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato, Angelo Corriero. L’arcivescovo Giuseppe Satriano: “Hanno ridato fiducia a questi giorni bui”

Una dura e lunga indagine che ha portato al ritrovamento dei tesori trafugati dalla statua di San Nicola a Bari. Tra gli agenti che hanno collaborato e contribuito in maniera preponderante al ritrovamento c’è anche un modugnese. Si tratta dell’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato, Angelo Corriero. Il 26 marzo ha recuperato l’anello d’oro, l’evangelario e il medaglione trafugati dalla statua di San Nicola e nascosti in una campagna del quartiere Japigia. A lui va non solo il ringraziamento e le congratulazioni della città a cui appartiene, ma anche il plauso dell’arcivescovo di Bari e Bitonto monsignor Giuseppe Satriano. Il ringraziamento è ancora più grande oggi, giornata in cui verrà depositata la sacra manna nella Basilica di San Nicola.

“Con grande riconoscenza, desidero esprimere gratitudine profonda per il felice esito delle indagini della Polizia – ha commentato – che hanno portato al ritrovamento degli oggetti trafugati nella Basilica di San Nicola, alla statua raffigurante il Santo patrono di Bari, caro a milioni di persone”.

Una menzione particolare l’arcivescovo la fa alla Polizia che si è impegnata a ritrovare i cimeli, rubati nella notte tra il 21 e il 22 marzo scorsi. 

“La professionalità degli agenti – aggiunge – la loro perizia e l’abnegazione vissuta nel portare avanti il proprio lavoro ha riconsegnato alla Città, e non solo, un segno di speranza che ridona fiducia a questi giorni, rattristati dalla guerra che bussa alle porte delle nostre case”.

Convalidato il fermo per il 48enne tunisino Farid Hanzouti, il quale, davanti al GIP, ha negato le accuse. A lui vanno le parole di perdono dell’arcivescovo.

“Questa amara storia – aggiunge monsignor Satriano – ci apra il cuore a maggiore solidarietà verso i fratelli che vivono nel bisogno ma anche ad educare a quel senso civico, fatto di rispetto e attenzione alle regole del vivere insieme, a cui nessuno deve sottrarsi”

 

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