Un regolamento per normare le realtà territoriali, che però non piace a tutti
Dopo anni di richieste, che hanno attraversato più di un’amministrazione, l’Albo delle associazioni approda in consiglio comunale. La proposta di un regolamento che possa mettere ordine nel caleidoscopico mondo dell’associazionismo modugnese verrà dibattuta durante la massima assise cittadina, che si riunirà oggi a palazzo Santa Croce. La proposta era già approdata in Consiglio comunale sul finire del mandato amministrativo del sindaco Nicola Magrone, ma non fu approvata, nonostante i pareri favorevoli della commissione Cultura e quello per lo Statuto e i Regolamenti. Lo scorso anno i componenti dell’Associazione Modugno A 5 Stelle, in collaborazione con altre nove associazioni del territorio, Cardo Possibile, Movimento Nuove Frontiere, Ets Le Mani Tese, associazione Cama Lila, Teatro Archè, Aps Agri Magia, Italia giusta secondo costituzione, Azione Modugno e Reti Amiche, avevano sollecitato l’adozione di questo strumento, allo scopo non solo di censire le realtà del territorio, ma anche consentire una maggiore e regolata collaborazione tra Amministrazione Comunale e realtà locali. Il regolamento che si andrà ad approvare riguarderà prevalentemente le associazioni dell’ambito culturale, sportivo e artistico. Potranno richiedere l’iscrizione le associazioni che hanno sede ed operano nel territorio che devono avere, come mission dello statuto, la tutela e promozione di diritti, la promozione della cultura ed educazione permanente, la tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, turistico e della educazione sportiva.
«Solo un primo passo nella regolamentazione delle associazioni – fa sapere l’assessore alla Cultura Antonio Alfonsi – Abbiamo iniziato con le associazioni culturali ma presto si avvierà un processo normativo di tutte le associazioni. Questo permetterà una maggiore collaborazione tra istituzioni e realtà territoriali per lo sviluppo del patrimonio culturale, sociale, sportivo della Città. L’albo non può essere terreno di scontro politico».
Ma c’è anche a chi questo regolamento non piace. Una parte della minoranza, concorde nell’idea con il referente di Modugno a Cinque stelle Giuseppe Monaco, ritengono l’albo troppo esclusivo, con un regolamento che lascerebbe fuori alcune associazioni che, non occupandosi strettamente di cultura, o sport o arte, rimarrebbero fuori da uno strumento utile non solo per i rapporti con la pubblica amministrazione, ma anche per far conoscere le realtà territoriali. Stando a com’è composto attualmente, l’albo lascerebbe, secondo i dubbiosi, troppo spazio al giudizio esterno sull’accesso o meno delle singole realtà, correndo il rischio di discriminazione per alcuni enti che si sono da sempre spesi per il territorio, anche se non in ambito culturale, sportivo o artistico. Oggi la questione sarà posta al vaglio del Consiglio, che ne deciderà l’approvazione.